Quando l’architettura del paesaggio ha carisma, la pietra naturale dà il meglio di sé

Quando l’architettura del paesaggio ha carisma, la pietra naturale dà il meglio di sé

I vincitori del SuperHink 2025 nella categoria Architettura del paesaggio dimostrano come le idee creative possano essere trasformate in realtà, creando valori che restano nel tempo. I loro progetti sono la prova tangibile di come una carismatica progettazione degli esterni possa presentare al meglio la forza primordiale che sprigiona dalla natura.

Daniel Berg: spazi outdoor coerenti e armoniosi
La grande sfida di questo progetto è stata quella di riuscire a soddisfare, in uno spazio ridotto, i molteplici desideri espressi dalla committenza. «Ciascuno spazio doveva poter funzionare di per sé ed essere coerente», spiega Daniel Berg. L’idea alla base della progettazione mirava ad armonizzare le esigenze del luogo, con quelle fissate dalla protezione dei monumenti storici e quelle formulate dai proprietari. «Volevamo creare diversi spazi outdoor indipendenti, ma al contempo uniti alla casa», aggiunge. Un aspetto di centrale importanza è stata la decisione di rinunciare al calcestruzzo e di prediligere la pietra. «La pietra naturale collega la funzionalità all’estetica, in linea con la fattoria che è stata dichiarata monumento storico», spiega Berg. La scelta di materiali come l’arenaria Bollinger e il marmo di Balzner ha reso possibile un linguaggio plastico realizzato con grandi abilità artigianali. «Questi vivaci spazi all’aperto sono frutto di un lavoro preciso, ogni pietra è stata posta in modo ben riflettuto», ha puntualizzato Berg. L’integrazione di misure di protezione dalle piene ha rappresentato un’ulteriore sfida. «Abbiamo lavorato con blocchi di arenaria Bollinger che, già solo in ragione del loro stesso peso, contrastano la pressione dell’acqua», Berg descrive la soluzione ben riflettuta di cui ci si è serviti senza dover ricorrere a fondamenta in calcestruzzo. 

Haryio Freiraumgestaltung: regionalità e sostenibilità
Nel progetto di Haryio Freiraumgestaltung la scelta di una pietra naturale regionale gioca un ruolo decisivo per la sostenibilità e l’estetica. «Per noi la regionalità dei materiali è un elemento essenziale nell’ottica di ridurre i tragitti di trasporto e l’impronta ecologica», spiega l’architetto paesaggista. Il calcare conchiglifero di Mägenwil si inserisce nel paesaggio in modo discreto. L’approccio innovativo è stato quello di utilizzare le vecchie mura come materiale di supporto per la realizzazione dei nuovi muretti a secco. «È una scelta intelligente quella di riutilizzare il più possibile tanti materiali, anche se è un po’ impegnativo», sottolinea l’architetto. Questa gestione sostenibile del materiale contribuisce a ridurre l’impronta ecologica. I muri a secco sono stati costruiti in maniera artigianale, con le tecniche di un tempo, mentre la statica è stata garantita da un muro di sostegno. «Il terrazzamento, insieme alle aeree verdi piantumate, concorrono a fare in modo che il grande dislivello del terreno non crei un effetto schiacciante», spiega per concludere.

VitalGarten: pietre naturali autoctone, in perfetta armonia
Per la realizzazione del progetto «Garten Gasthaus Traube», VitalGarten ha puntato sull’impiego di materiali autoctoni. «Abbiamo scelto l’arenaria Bollinger, l’arenaria Guntliweider e il granito di Andeer per le loro tonalità calde e perché sono pietre ormai rodate», spiega l’architetto paesaggista. Realizzare il grande muro a secco, a ridosso dello stagno, è stata una sfida non da poco. Il nuovo muro è stato costruito in sostituzione a quello vecchio di cui era rimasta solo la metà. «I lavori hanno potuto cominciare solo il 1° aprile, bisognava infatti tenere conto del periodo della deposizione delle uova». Erano queste le condizioni da rispettare. Una progettazione dettagliata e la stretta collaborazione con gli artigiani sono stati elementi decisivi per il successo del progetto. «Abbiamo scelto gli specialisti migliori per essere sicuri che l’esecuzione avrebbe soddisfatto i massimi standard», spiega l’architetto. «Le fontane, realizzate in arenaria Bollinger, hanno rappresentato gli elementi più impegnativi e abbiamo pianificato tutti i dettagli con la ditta Müller Natursteine». Questa progettazione attenta e accurata illustra come, con carisma e l’impiego di materiali regionali, sia possibile realizzare un’architettura del paesaggio d’eccellenza.

Il prossimo SuperHink si terrà nel 2027: siate pronti!
Appello a tutte e a tutti gli architetti del paesaggio: La prossima edizione del concorso SuperHink si terrà fra due anni: segnate in agenda l’appuntamento, pianificate i vostri progetti e siate pronti a inoltrare le vostre creazioni.