Nelle città svizzere predomina la pietra naturale autoctona

Nelle città svizzere predomina la pietra naturale autoctona

La Svizzera è il luogo della pietra per antonomasia: la roccia forgia sia lo scenario imponente della catena alpina sia, più in generale, la cultura stessa del nostro Paese. D’altronde, chiese, piazze e palazzi in pietra modellano da sempre la particolare fisionomia delle città elvetiche, tanto da rendere la Svizzera una meta di viaggio molto ambita dai turisti di tutto il mondo. I nostri professionisti lavorano ogni giorno con la pietra, un materiale naturale a chilometro zero, e lo impiegano con grande maestria nei progetti di costruzione, all’insegna della qualità svizzera, sinonimo di garanzia.

La Svizzera è un Paese in cui la pietra naturale abbonda. Risalendo a ritroso nella storia, non stupisce quindi che già nel primo Medioevo le case si costruissero per lo più in pietra. In Ticino, l’attività estrattiva di gneiss e di marmo è ancora fiorente, le pietre calcaree di natura silicatica si trovano in diverse regioni che costeggiano l’Arco alpino, mentre l’Altopiano orientale è ricco di giacimenti di pietra arenaria di alta qualità.

La pietra naturale svizzera fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO

La storia architettonica della Città di Berna è emblematica per lo sviluppo che ha visto protagoniste anche altre città svizzere. In passato, la pietra arenaria bernese ha rivestito un ruolo fondamentale, conferendo, fino ai giorni nostri e come nessun altro materiale da costruzione, quell’aspetto particolare che caratterizza la città federale. A Berna furono, di fatto, due eventi imprevisti a contribuire al rapido successo della pietra arenaria: l’incendio che nel 1405 distrusse gran parte del centro storico edificato in legno e la ricostruzione della città. Da allora, la pietra arenaria bernese, catalogata tra le cosiddette «pietre morbide» per la facilità con cui può essere lavorata, fu spesso utilizzata per la realizzazione delle opere più prestigiose che regalano a tutt’oggi alla città vecchia quel suo aspetto particolare.

Furono molte altre le regioni del nostro Paese a seguire l’esempio di Berna: opere monumentali e leggendarie, quali il monastero di Einsiedeln, l’antico duomo di Grossmünster a Zurigo oppure la cattedrale di San Gallo, sono state erette in parte o interamente in pietra arenaria granitica, i cui siti estrattivi si trovavano per lo più tra St. Margrethen e Teufen, nella parte alta del Lago di Zurigo e nei pressi del Lago di Zugo. Allo stesso modo, il Palazzo delle Nazioni a Ginevra, la sede dell’ONU, è stato edificato in pietra calcarea di Laufen, mentre la cattedrale di Losanna è in pietra arenaria granitica. Nella cattedrale di St. Ursen a Soletta domina la pietra calcarea autoctona e, passeggiando per la città, è possibile scorgere anche altre costruzioni in pietra calcarea di Liesberg e Laufen. A Lucerna, diverse costruzioni della città vecchia, tra cui la Chiesa dei Gesuiti, la Torre sull’Acqua, le Mura del Musegg e il Palazzo del governo, sono state realizzate in molassa di Lucerna, ancor oggi estratta e conosciuta con il nome di arenaria rossa di Rooterberg. A Basilea, pensiamo all’antica cattedrale cittadina (Basler Münster), prevale la pietra arenaria rossa reperita nella vicina Germania. Anche il Cantone del Vallese, quello dei Grigioni e quello di Neuchâtel vantano una lunga tradizione nell’uso della pietra. Per avere una panoramica dettagliata sui diversi tipi di pietra naturale estratti ancora oggi nelle cave svizzere basta un clic qui.

Architettura e design del giardino all’insegna della sostenibilità

Nell’architettura del XX secolo, la pietra naturale fu man mano sostituita con materiali da costruzione più moderni. Oggi, invece, l’impiego di materiali naturali è tornato in auge. Negli ambienti esterni e interni delle case, sia mono che plurifamiliari, come pure nei giardini, ecco che l’uso di pietre di estrazione locale è nuovamente molto richiesto. Le nuove tendenze ci parlano di sostenibilità, autenticità e utilizzo di materiali locali. I progettisti, gli architetti e i paesaggisti puntano infatti sempre di più, anziché su materiali esotici, su tutto ciò che è naturale e «a chilometro zero». L’impiego di una risorsa naturale come la pietra permette anche di ridurre l’impatto ecologico, ma non solo: la pietra naturale svizzera vanta tante altre virtù. È un materiale di alto valore estetico, ha il pregio della durevolezza ed è perfetto come accumulatore energetico, perché è in grado di attutire le oscillazioni termiche e di sfruttare passivamente l’irraggiamento solare.

State pensando di costruire all’esterno un muro a secco in arenaria di quarzite Guber oppure in gneiss Calanca, Cresciano o San Bernardino? Vi piacerebbe abbellire il giardino con la posa di lastre in gneiss Andeer, Boschetto, Iragna, Onsernone o con una scalinata in quarzite Valser? O forse avete in mente di realizzare un muro di sostegno in pietra arenaria di Bolling, di Rorschach oppure di Rooterberg, Ostermundigen o ancora del Krauchtal? Il ventaglio è ampio e diversificato, ma potete contare sui nostri esperti. Forti della loro pluriennale esperienza e di un solido know-how, valuteranno il contesto architettonico e, tenuto conto delle specifiche proprietà fisiche di ciascuna pietra, sapranno consigliarvi il materiale da costruzione più adatto. Siete curiosi di saperne di più sul mondo della pietra naturale svizzera? Fate clic qui.